Sorry. Mandatemi pure all’inferno.
1 aprile, 2009 alle 11:16 am | Pubblicato su Ac/Dc | Lascia un commentoRagazzi, purtroppo mi duole comunicare che i video da me realizzati non possono essere postati. Alcuni superano i 3 mega e questo è il limite massimo consentito, sempre che non si compri un upgrade, cosa che ovviamente non ho intenzione di fare. Altri, continuo a provarci e mi ritrovo sempre come risposta: “Il tipo di file non rientra nei limiti imposti dai criteri di sicurezza. Provane un altro.” Cazzo significa? Vabbeh…
Comunque:
se volete vedere come vivevo il concerto, andate su youtube e cercate i video del 21/03 di un certo capogruppo. No, non sono io. Ma dalle immagini si capisce chiaramente che era vicinissimo a me. Anzi, si vede in qualche frammento dei suoi video anche la mia capoccia. O almeno presumo, dai miei riccioli e dalle corna da diavoletto che portavo quella serata (ne sono quasi sicuro: minuto 3:27 di Highway to Hell).
Ero nella bolgia, perché un concerto rock va vissuto, non solamente “visto e sentito”.
Nell’inferno. Perché, che ci crediate o no, l’inferno non è un posto brutto.
Hell ain’t a bad place to be.
Una delle mie preferite, la seconda canzone della scaletta di quel concerto.
Qui in versione live, epoca Bon Scott. Buon ascolto.
Qui, invece, riproposti nel concerto a Milano. Ho trovato praticamente tutti i video delle canzoni di quel concerto, se andate su youtube ne trovate a iosa.
E con questo post concludo il capitolo “Milano, AC/DC 21/03/09”.
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