Madrid, 5 de junio.

11 giugno, 2009 alle 2:34 PM | Pubblicato su Ac/Dc | Lascia un commento

Fue uno show espectacular. El mejor. No se puede describir, amigo. Desculpame.

Così arrivai:

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Qui lo vidi:

postazione

Così iniziò:

E così finì:

Potessi, farei il tris. E’ stato addirittura meglio di Milano. Olè!

Preghiera.

4 giugno, 2009 alle 7:59 PM | Pubblicato su Ac/Dc, Uncategorized | Lascia un commento

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Preghiamo.
Dio del rock, grazie per questa occasione per spaccare siamo i tuoi umili servitori ti prego dacci il potere di mozzar loro il fiato con il nostro energetico rock. Nel tuo nome preghiamo. Amen

Domani sera la sua chitarra morderà. E a chi sta per fare rock io rendo onore.

Però, Dio del Rock, fai in modo che le previsioni siano sbagliate: domani a Madrid si annuncia pioggia. Cazzo.

Dies dias.

25 Maggio, 2009 alle 10:24 am | Pubblicato su Ac/Dc, Uncategorized | Lascia un commento

Tra 10 giorni sarò a Madrid. 14 ore spagnole per un concerto, IL concerto. A differenza di Milano non sono già in agitazione. A marzo sudavo, non dormivo, pensavo solo a quello. Adesso, forse perché già “sverginato”, non ho quest’angoscia.
E’ difficile raccontare cos’è un concerto di quel gruppo. Ho letto in un blog di un critico musicale che un concerto Ac/Dc è una delle cose più belle al mondo. Vero. Ora posso confermarlo. Per 2 ore, 5 uomini hanno tenuto per le palle 11.000 persone: partecipavamo a una vera e propria festa collettiva. Tutti sapevamo cosa fare, quando farlo, come comportarci. Esattamente come uno show treatrale. Ma lì, in un loro concerto, il pubblico è un attore. E a Milano è stato forse il protagonista. E’ uno show che va al di là del concerto, forse proprio per questo si dice che siano tutti uguali. Ma le cerimonie sono uguali. E parliamoci chiaro: è, probabilmente, il più grande spettacolo rock mai esistito. Perché cambiarlo? Questo concetto è croce per i detrattori, delizia per i fans. Per quelli come me.
Ed è spiegato benissimo da questo video: Shoot to Thrill. Più o meno al minuto 3:30: tutti,
t-u-t-t-i partecipano allo show; persino il personale di servizio, i buttafuori posizionati al di là delle transenne, batteva i piedi a tempo durante alcune canzoni, trascinati dal ritmo incontenibile (cosa mai vista prima di allora). Brian Johnson conferma: “Thank you Milano, rock tonight”. El 5 de junio espero en “Thank you Madrid, rock tonight”.

Cercherò di non scassare oltre.

Anzi, un piccolo regalo. E’ lunedì mattina e tutti abbiamo bisogno di caricarci. Lasciate perdere il caffè (a me poi non piace il caffè). Ascoltatevi questa, epoca Bon Scott. Buona carica.

Sorry. Mandatemi pure all’inferno.

1 aprile, 2009 alle 11:16 am | Pubblicato su Ac/Dc | Lascia un commento

Ragazzi, purtroppo mi duole comunicare che i video da me realizzati non possono essere postati. Alcuni superano i 3 mega e questo è il limite massimo consentito, sempre che non si compri un upgrade, cosa che ovviamente non ho intenzione di fare. Altri, continuo a provarci e mi ritrovo sempre come risposta: “Il tipo di file non rientra nei limiti imposti dai criteri di sicurezza. Provane un altro.” Cazzo significa? Vabbeh…

Comunque:
se volete vedere come vivevo il concerto, andate su youtube e cercate i video del 21/03 di un certo capogruppo. No, non sono io. Ma dalle immagini si capisce chiaramente che era vicinissimo a me. Anzi, si vede in qualche frammento dei suoi video anche la mia capoccia. O almeno presumo, dai miei riccioli e dalle corna da diavoletto che portavo quella serata (ne sono quasi sicuro: minuto 3:27 di Highway to Hell).
Ero nella bolgia, perché un concerto rock va vissuto, non solamente “visto e sentito”.
Nell’inferno. Perché, che ci crediate o no, l’inferno non è un posto brutto.
Hell ain’t a bad place to be.
Una delle mie preferite, la seconda canzone della scaletta di quel concerto.
Qui in versione live, epoca Bon Scott. Buon ascolto. 

Qui, invece, riproposti nel concerto a Milano. Ho trovato praticamente tutti i video delle canzoni di quel concerto, se andate su youtube ne trovate a iosa. 

E con questo post concludo il capitolo “Milano, AC/DC  21/03/09”.

Faccio il bis!

1 aprile, 2009 alle 10:53 am | Pubblicato su Ac/Dc | Lascia un commento

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Vi siete perse il concerto degli AC/DC? Male.
Vi siete perse la possibilità di conoscere robyb? Malissimo.

Ma a tutto c’è rimedio.

5 giugno, Estadio Vicente Calderon de Madrid.
Io ci sarò. Vi aspetto.

ps lo so che è il primo di aprile, ma vi giuro che andrò a quel concerto: è tutto vero.
Aggiungo:
arriverò a Madrid (città che non ho mai visto) alle 16 del 5 giugno e ripartirò con il volo delle 6:20 del mattino del 6 giugno. 14 ore madrilene, solo per quel concerto. Il giorno dopo sarò al matrimonio di un mio amico con una mia amica e non oso pensare in che condizioni sarò. Per la band australiana e per un loro concerto (credetemi, ne ho visti tanti di concerti, ma il loro li strabatte tutti) questo ed altro.

Prometto che non vi romperò più le balle. (tranne che ne prossimo post).

Il più bel compleanno della mia vita.

23 marzo, 2009 alle 2:59 PM | Pubblicato su Ac/Dc | Lascia un commento

Sabato ho fatto parte di un evento.

S-P-E-T-T-A-C-O-L-A-R-I

Ne ho fatto parte per scelta, con tutti i pro e contro.
Probabilmente ho regalato loro 3 mesi di vita e – almeno per qualche giorno – udito e voce (poi racconterò perché, la giornata di ieri).
Ma è stato fantastico. Ho già spiegato cosa rappresentava per me: è stato a tutti gli effetti un sogno che diventava realtà.
Di concerti ne ho visti un buon numero, ma questo li batte tutti: un vero e proprio spettacolo ROCK,  è andato oltre le aspettative.
Devo ringraziare cinque persone in particolare:
Angus, Malcom, Brian, Phil, Cliff.
E due amici con cui ho condiviso questa esperienza: è stato adrenalina, sudore, passione, emozioni, incredulità, salti, stanchezza, applausi, canto, gioia.
E’ stato il più bel compleanno della mia vita. 

Ecco alcune immagini, scusate la qualità ma saltavo e non ero lì per fare un servizio fotografico. Qualche filmato nei prossimi giorni.

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Brian Johnson

Brian Johnson

 

 

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Rock Eiaculation.

2 dicembre, 2008 alle 6:12 PM | Pubblicato su about me, Ac/Dc, musica | Lascia un commento

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Un giorno qualcuno ha scritto che “viaggiare è comporre musica con le scarpe”.
Sono cresciuto in una famiglia in cui i miei ascoltavano musica degli anni 50 e mia sorella ascoltava Pausini, Eros, etc. (ascoltano ancora la stessa musica).
Non ho avuto cugini più grandi che mi battezzassero con accordi, riff, battute di batteria e via dicendo. Non ricordo quale fu la canzone o la musica, ma quando ascoltai il rock mi innamorai subito. La pecora nera in famiglia. Erano gli anni 80 e la musica rock portava con sé gioie e dolori. E’ lì che ho iniziato il mio viaggio. Non da solo, ma in compagnia di band storiche (Led Zeppelin, Deep Purple, per esempio) oppure più o meno agli esordi (Ac/Dc, Guns). Oltre ad alcuni simboli, come quelle scarpe, che mi hanno accompagnato ovunque (la foto l’ho scattata sulla spiaggia di un mare del nord Europa).

Eccovi un video che voglio commentare:

Credo di averlo già postato, in un post dove raccontavo la mia serata di S. Silvestro dell’anno scorso. E’ la canzone che meglio spiega cos’è un concerto rock. Mesi prima ti informi sulle date, ovunque: negozi, Internet, amici, amici degli amici. Qualunque informazione attira il tuo interesse. Ti muovi con largo anticipo, e a volte a ragione: nei grandi eventi i biglietti possono sparire in poche ore.
Poi arrivi alla vigilia, che vivi con un unico pensiero: il giorno dopo. Senti già salire l’adrenalina.
Svegliandoti hai subito quel pensiero in testa e arrivi ore prima ai cancelli. Non importa l’attesa, non importa il clima. Acqua torrenziale o caldo soffocante ti sfiorano appena. Entri nel luogo dell’evento. Stringi amicizie, fai conoscenze o rinsaldi amicizie già nate, perché momenti simili rimarranno ricordi indelebili, e chi sarà con te farà inevitabilmente parte di quei ricordi, per sempre.
Intanto l’adrenalina continua a salire e raggiunge momenti indescrivibili appena sai che tutto sta per iniziare. Quel video lo spiega bene: guardate le persone più che la band. Ti domandi cosa accadrà in un turbinio di emozioni che esplodono in un momento ben preciso: l’uscita dei tuoi idoli.
In quel momento esplodi e tutto esplode con te. Urli, sbatti a destra e a manca, prendi e rifili botte, spintoni. Non capisci più nulla. Eiaculi le emozioni.
E inizi a scatenarti, insieme alla band. In alcuni momenti nei fai parte, canti con loro. Loro danno energia a te e tu a loro.

Per questo, per me, quel concerto vale così tanto. Vale la fine di un viaggio iniziato molti anni fa: quel giorno miracolosamente diventerà realtà. Non cederò mai e poi mai quel biglietto nemmeno per 500 euro (sono arrivati ad offrirmene 150). Con me ci saranno 2 amici e quelle scarpe, che mi aiuteranno a comporre emozioni, le stesse che posso provare viaggiando.
So già che il giorno dopo mi sveglierò con botte sul corpo domandandomi quando le ho prese.
So già che mi risveglierò con le orecchie fischianti e l’udito fracassato.
So già che mi risveglierò pensando solo a quel giorno, quando i ricordi saranno così freschi da riaffiorare a fiotti.
Ma so anche che vivrò momenti grazie ai quali tutto ciò varrà la pena di essere vissuto.

Vi lascio con una citazione, le parole di un viaggiatore scomparso poco fa, già salutato su questo blog:
“mi sono sentito per una manciata di secondi, senza motivo, perfettamente felice, mentre i peli si rizzavano sulla pelle d’oca delle braccia, granulosa come la buccia di un’arancia. Pochi secondi soltanto, per i quali vale la pena vivere”.

Voglio, voglio, fortissimamente voglio.

2 dicembre, 2008 alle 12:20 PM | Pubblicato su Ac/Dc, Uncategorized | 2 commenti

Recentemente ho vinto una piccola sommetta. Ho deciso di investirla in un prodotto che ho sempre desiderato: la Les Paul. D’estate finivo per fare lavoretti solo per lei, solo che costava talmente tanto che ci rinunciavo.
Ora è arrivata l’alternativa: una finta Les Paul. Sì, comprerò la Nintendo Wii con Guitar Hero: è mobile, senza cavi. Un bel costo, ma chissenefrega. L’avevo provato l’anno scorso dentro un mediaworld. Non fu con lei, ma ricordo che mi misi a suonare “alla Slash”, in verticale. La gente che entrava mi guardava come se fossi pazzo. Il brano era “You really got me”. Abbastanza facile.
Il filmato spiega bene il gioco. Un surrogato, vero. Ma se lo si prende per quello che è, un gioco, ci si diverte. Una scorciatoia sulla strada del rock.

Fa parte del vivere il rock. E’ dura, lo so. In uno dei prossimi post spiegherò cosa intendo. Nel frattempo vi lascio con un video molto bello, una canzone di molti anni fa. Bon Scott Era. Loro sapevano già che è lunga la strada verso il top se vuoi il rock’n’roll. Qua, tra l’altro, svelano che sono scozzesi, pochi lo sanno (tutti li pensano australiani, in parte è vero: sono cresciuti lì). Il testo racconta benissimo la strada che dovrò compiere fino a quel fatidico 21 marzo. Sarà lunga, dura, difficile. Ma Angus, ti rispondo qui: io voglio il vostro rock, anche se preferisci la SG, diavoletto. Peccato che questa bellissima canzone sia sparita dai vostri concerti. Buon ascolto.

(messaggio per la Gibson: se nei prossimi giorni vedrete le vostre vendite aumentare vertiginosamente non chiedetevi il perché. Leggetevi il mio blog, troverete la risposta). 🙂

Sono felice come un pirla.

31 ottobre, 2008 alle 4:36 PM | Pubblicato su Ac/Dc, musica | Lascia un commento

“Sei un pirla” disse il mio amico l’altra sera. E aveva ragione.
Se quando eravate piccoli vi avessero messo in cameretta il regalo di compleanno 4 mesi prima di quel giorno dicendovi di non aprirlo sino a quella data, avreste resistito?
Non credo. Anzi, probabilmente avreste potuto denunciare al telefono azzurro i genitori per tortura.
A me è successa la stessa cosa. Come cazzo facevo a resistere?
Mi spiego: il tour è già iniziato. Io sapevo che avrebbero fatto una “data pilota” prima, solo per pochi eletti. E già circolano su youtube quelle immagini. Mi ero ripromesso di non cercare informazioni a riguardo, non volevo sapere nulla sino al prossimo 21 marzo. Ma ho ceduto ed ora mi maledico. Oltre che a sentirmi maledire da chi mi accompagnerà quel giorno.
Sono un pirla, ma felice perché guardandoli si vede subito che sono in perfetta forma. Li potete vedere qui sotto. (tenete presente che le riprese sono artigianali, quindi l’acustica ne risente). ATTENZIONE: sconsiglio a chi ci sarà di guardarlo, si rovina la sorpresa. Io vi ho avvertito.

Updated: Cercherò di parlarne poco sino a quella data. Per compensare la rottura di maroni che vi sto impartendo, vi prometto che dopo l’evento posterò su questo blog immagini e (se riesco a capire come fare) filmati della serata.

Ce l’ho fatta!

14 ottobre, 2008 alle 2:06 PM | Pubblicato su Ac/Dc, musica | 9 commenti

Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso. Preso.

E’ stata un’impresa, ma il 21 marzo io ci sarò. Non aggiungo altro.

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